Gay & Bisex
Avventura fra le dune della spiaggia nudista

31.10.2013 |
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"Mi fermo, mi giro e ricominciamo con gli autosfioramenti, all'inizio guardandoci negli occhi, ma poi concentrandoci su cose molto più interessanti..."
Vi racconto una delle mie ultime avventure di uomo bisex versatile. Quest'estate ero in vacanza in Sicilia e un giorno che impazzivo dalla voglia di maschio sono andato in un posto che degli amici mi avevano consigliato... Una spiaggia nudista abbastanza isolata, con dune e posti interessanti per conoscersi e appartarsi. Adoro le spiagge nudiste e gli incontri che è possibile farci (magari se questo vi piace pubblicherò altri racconti sul tema): mi arrapano da impazzire le fasi di studio reciproco, di caccia e tutte quelle che precedono le cose meravigliose che succedono dopo! Comincio a esplorare il posto e ringrazio mentalmente gli amici che me lo hanno consigliato: per quel che conta (poco, visto il motivo per cui sono lì), il mare è bellissimo, e cammino superando varie calette, una dopo l'altra. Man mano che ci si allontana dal parcheggio c'è sempre meno gente. Poi a un certo punto cominciano i nudisti, tutti maschi. Ok, ci siamo! Cammino cammino, ma non trovo nessuno che mi piace: tutta gente troppo vecchia o molto effeminata. Poi cominciano le dune, e prendo un sentierino che ci sale allontanandosi dal mare. Pochi istanti e incrocio un ragazzo sui 30 anni, moro e molto figo (anche se depilato... peccato, preferisco nature). Incrociandoci, ci guardiamo negli occhi e il fisico, e le mani di ognuno vanno a sfiorare il proprio pacco... Bene! Dopo che ci siamo superati mi fermo, giro la testa per guardarlo e lui fa lo stesso. Mmmmhhhhhh! L'eccitazione è alle stelle. Mi fermo, mi giro e ricominciamo con gli autosfioramenti, all'inizio guardandoci negli occhi, ma poi concentrandoci su cose molto più interessanti.
A quel punto lui riceve una telefonata. Mentre risponde io, sempre guardandolo, mi avvio verso un punto riparato, con arbusti che fanno una specie di stanzetta. Lui finisce e mi raggiunge. Il momento in cui lui si avvicina mi fa impazzire dall'arrapamento... e so che è solo l'inizio! Senza dirgli niente, gli metto le mani sul petto, comincio a giocare coi suoi capezzoli e faccio per mettergli la lingua in bocca. Lui si allontana e dice che baciare non gli piace. Gli dico che non sa cosa si perde, e comincio ad accarezzargli il cazzo duro attraverso il costume, un meraviglioso slippino nero che fa intuire un contenuto molto interessante. Poi mi inginocchio e comincio a baciargli e a succhiargli il cazzo da sopra il costume, mentre continuo il gioco con i suoi capezzoli turgidi e mi dedico anche alle palle. Gli sfilo il costume e scopro che non ce l'ha molto grosso, ma è molto ben proporzionato e ha una consistenza meravigliosa. Non capisco più niente e, succhiata dopo succhiata, glielo prendo tutto fino in gola, mentre infilo una mano nel mio costume e comincio a segarmi. Lui preferisce che non usi le mani mentre lo spompino, così ho due mani libere per giocare col resto del suo bel corpo: capezzoli, palle, culo... Dopo un po' mi chiede di mostrargli il mio cazzo, cosa che faccio molto volentieri. Appena lo vede ci si butta sopra e, segandosi, comincia a succhiarlo... mmmmmmmhhhh lo fa divinamente! Io gli prendo una mano, mi porto due dita alla bocca, le lubrifico bene e me le metto sul buchetto. Lui comincia a giocarci e, sempre continuando a spompinarmi e a segarsi, ci gioca fino a quando non me le infila tutte e due e comincia a muoverle fino in fondo. Non capisco più niente! Gli dico che muoio dalla voglia di essere inculato e gli chiedo se ha un preservativo... Io, da vero idiota, sono venuto senza. No, non ce l'ha neanche lui. Peccato. Ma pazienza, è arrapantissimo anche quello che stiamo facendo. Infatti, andiamo avanti a spompinarci a vicenda, alternandoci e cambiando ruolo tutte le volte che siamo troppo vicini a venire, fino a quando non resistiamo più. Quando sta per venire me lo dice e, purtroppo o per fortuna, riesco a recuperare un minimo di lucidità e preferisco che non mi sborri in bocca. Ma in faccia non ci sono problemi, per cui mi copre la faccia di calda sborra cremosa... Meraviglioso! Poi tocca a me, e gli restituisco il favore, sempre con due delle sue dita nel culo. A quel punto ci sorridiamo, ci salutiamo e ognuno se ne va per la sua strada. Non so come si chiama e non ho quasi sentito la sua voce, ma è stato un incontro arrapante da morire!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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